Bella ciao
Interprete dell'originale - almanacco popolare
Interprete della rielaborazione - Vanessa Di Paola
Assai controversa è l'origine di questa canzone,
senz'altro fra le più eseguite della tradizione popolare,
soprattutto nella versione partigiana. Il dibattito critico, soprattutto
per merito di Cesare Bermani e Roberto Leydi, ha fatto fare notevoli
passi avanti alle nostre conoscenze in proposito, sulla base di
sempre nuove scoperte sul piano della ricerca.
Allo stato attuale della ricerca si possono avanzare alcune ipotesi:
- La versione di risaia precede quella partigiana (una lezione
dal titolo La risaia, scritta da Rinaldo Salvadori, è
del 1933). Essa però non è quella di risaia più
conosciuta.
- La versione di risaia generalmente conosciuta è
stata scritta nel 1952 da Vasco Scansani, un bracciante di Gualtieri
(Reggio Emilia) a San Germano Vercellese, sulla musica della
versione partigiana.
- La versione partigiana universalmente conosciuta (quella
riportata qui sotto) deriva probabilmente da una elaborazione
de La risaia scritta dallo stesso Rinaldo Salvadori nei pressi
di Dronero (Cuneo) intorno al 20 settembre 1943- questa elaborazione
apparve anche, su foglio volante, il 2 luglio 1944, in occasione
della liberazione di Cortona (Arezzo).
- Per quanto riguarda la melodia e il ritornello caratteristico,
col battito delle mani, l'ascendente più immediato di
Bella ciao sembra essere la filastrocca per bambini La me nona
l'è vecchierella, che è a sua volta una riduzione
infantile della ballata della Bevanda sonnifera.
- Alcuni elementi testuali (soprattutto l'inizio - "stamattina
mi sono alzata" - e la conclusione - con il fiore che sboccia
a ricordare chi nella tomba riposa -) derivano dall'altra celebre
ballata detta del Fior di tomba .
- E' comunque da tener presente che Bermani ha segnalato
fin dal 1965 una lezione di Fior di tomba, appresa dall'informatrice
intorno al 1936-37, in cui sono presenti la melodia e il ritornello
di Bella ciao.

Una mattina mi sono alzata
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao,
una mattina mi sono alzata
e ho trovato l'invasor.
O partigiano portami via
che mi sento di morir.
E se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.
E seppellire lassù in montagna
sotto l'ombra d'un bel fior.
E le genti che passeranno
grideranno o che bel fior.
E questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà.