Topolino amaranto

Interprete/Autore - Paolo Conte

Le canzoni più vicine a noi, anziché testimoniare dei fatti mentre essi succedono o poco dopo, quando parlano di storia tendono a farli rivivere e quindi, solitamente, più che la testimonianza riguardano il ricordo. Questa, ad esempio, è stata scritta nel 1980 circa e parla dell'immediato dopoguerra, della voglia che c'era di andare, di muoversi, di fare comunque pur di liberarsi dall'ansia e dalla costrizione del fascismo prima e della guerra poi.

Oggi la benzina è rincarata,
è l'estate del quarantasei,
un litro vale un chilo d'insalata,
ma chi ci rinuncia? A piedi, chi va?!
L'auto, che comodità!

Sulla "topolino" amaranto
si sta che è un incanto
nel quarantasei.
Se le lascio sciolta un po' la briglia
Mi sembra un'Aprilia,
rivali non ha.
E stringe i denti la bionda,
si sente una fionda
e abbozza un sorriso con la fifa che c'è in lei.
Ma sulla topolino amaranto
Si va che è' un incanto
nel quarantasei.

Bionda, non guardar dal finestrino,
che c'è un paesaggio che non va;
è appena finito il temporale,
sei case su dieci sono andate giù.
E' meglio che tu apra la cappotte
E con i tuoi occhioni guardi in su:
beviti sto cielo azzurro
… che corre con noi!

sulla topolino amaranto…