Vola colomba

Interprete: Nilla Pizzi
Autori: Concina e Cherubini

Vince la seconda edizione di Sanremo del 1952, interpretata da Nilla Pizzi. Sono evidenti i richiami a Trieste (S.Giusto, "campanon", "el mi vecio": la canzone si riferisce alla questione di Trieste contesa alla Jugoslavia di Tito). Gli accordi di pace avevano assegnato la maggior parte della Venezia Giulia alla Iugoslavia; Trieste e la zona circostante erano state sottratte all'Italia e trasformate nel Territorio libero di Trieste. Il Territorio libero era stato diviso in due zone di occupazione, A e B. La zona A era sotto l'amministrazione militare anglo-americana, la zona B sotto gli jugoslavi. I richiami alla triade Dio, Patria e Famiglia sono ricorrenti anche in altre canzoni contemporanee.

Dio del cielo, se fossi una colomba,
vorrei volar laggiù dov'è il mio amor
che, inginocchiata, a San Giusto
prega con l'animo mesto:
"Fa che il mio amore torni...ma torni presto!"...
Vola, colomba bianca, vola...
diglielo tu che tornerò...
dille che non sarà più sola
e che mai più la lascerò.

Fummo felici uniti e ci han divisi,
ci sorrideva il sole, il cielo e il mar.
Noi lasciavamo il cantiere
lieti del nostro lavoro
e il campanon "din don" ci faceva il coro.

Tutte le sere m'addormento triste,
e nei miei sogni piango e invoco te
pure el mi vecio ti sogna
pensa alle pene sofferte
piange e nasconde il viso tra le coperte